Qualche mese prima che il capolavoro Delitto e castigo prendesse vita, Raskol’nikov scrive un articoletto per un giornale studentesco, in cui si fa una distinzione netta tra uomini comuni e gli uomini non comuni. I secondi “hanno il diritto personale di autorizzare la propria coscienza a scavalcare gli ostacoli della legge e a compiere dei delitti. Tutti gli uomini che escono un poco dalla normalità debbono essere necessariamente, per loro natura, dei delinquenti”: come, per esempio, Napoleone. Raskol’nikov decide di ammazzare una vecchia usuraia, presso la quale ha dato inpegno degli oggetti, per dimostrare a sé stesso di possedere anche lui l’inesausta, inusitata e disumana energia di Napoleone: “il vero dominatore a cui tutto è permesso”.Non esageriamo, .furiaLAB non è Napoleone… punta ad essere qualcosa di meglio ;)
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